06 Nov
06Nov

Quando una storia d’amore entra in crisi, spesso è difficile capirne il perché e trovare il bandolo della matassa. I rapporti diventano difficili e complicati: si soffre, si litiga, ci si fraintende, ci si fa del male, ma non si arriva a nulla, perché i problemi vengono affrontati in modo superficiale. Si rimane intrappolati in un circolo vizioso: ci si accusa l’un l’altro, rimproverandosi per atteggiamenti, parole e fatti, che sono solo la manifestazione esteriore di malesseri più profondi.
Dove dobbiamo andare a cercare le cause e le ragioni vere che rendono il rapporto infelice e a volte impossibile? Il primo passo è guardarsi dentro e comprendere i propri errori, perché nel rapporto si è sempre in due e non possiamo attribuire tutte le responsabilità all’altro. Colpevolizzare non serve mai: se l’altro non ci fa stare bene e ci delude, dobbiamo pretendere di più e stimolarlo a cambiare, ma se i nostri tentativi risultano vani, anziché struggerci e soffrire, dovremo trovare il coraggio di separarci.
Ma come fare a capire quando il rapporto non ha più senso e possibilità di evolvere? Dobbiamo affidarci al nostro sentire, alla nostra immagine interna, che avverte il vuoto degli affetti e l’ incomunicabilità, si ribella all’assenza e ci chiede il coraggio di un cambiamento.
Ogni storia è diversa dall’altra, ma i problemi vissuti nella coppia sono spesso simili, perché fanno capo a dinamiche psichiche universali, che possono ostacolare o guastare il rapporto e che, come scatole cinesi, si concatenano e si alimentano a vicenda in una relazione d’amore.


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