Spesso capita di soffrire e di tormentarsi per la gelosia, senza rendersi conto che in realtà essa segnala un disagio più serio nella vita di coppia. È vero che un pizzico di gelosia colorisce il rapporto e fa parte del gioco amoroso, ma essa diventa patologica quando assume la forma di un’ ossessione, invade i pensieri, condiziona ogni movimento verso l’altro e svilisce il significato dello stare insieme. Se non vogliamo torturarci inutilmente e rovinare comunque il rapporto, dobbiamo aprire gli occhi per capire che cosa ci sta succedendo: se c’è una realtà effettiva di tradimento è necessario ricercare i motivi della crisi, affrontarla e rimettere in discussione la storia per capire qual è la strada giusta da seguire. Quando invece non esistono motivazioni reali, la gelosia è la spia di un malessere che la coppia vive quando perde la sintonia e la fiducia: allora si rivela un meccanismo sostitutivo, un falso movimento che occulta i veri problemi.
Infatti chi è geloso preferisce soffrire, in uno sterile vittimismo, perché così può conservare l’illusione di amare, chiudendo gli occhi sui nodi profondi e le responsabilità reciproche. Può anche accadere che uno dei due provochi ad arte la gelosia nel partner per tenerlo legato a se’; se quest’ultimo cade nella trappola e si ingelosisce, diventa vittima e nello stesso tempo complice del gioco sadomasochistico. Se poi l’insicurezza e la sfiducia in se stessi provocano un’assillante paura dell’abbandono, si può arrivare a vivere terribili gelosie del tutto immotivate e a fantasticare cose inesistenti. Allora il bisogno di controllare l’altro diventa ossessivo, l’ansia e il sospetto regnano sovrani e mascherano il vuoto e l’incomunicabilità nel rapporto: si vive in un incubo, perseguitati dai fantasmi, si interpreta ogni gesto, ogni comportamento del partner come prova del presunto tradimento e la vita a due diventa una tortura.
(Testo "Amore senza bugie" L'Asino d'oro edizioni)